La tecnica della Moxa o Moxibustione è un’altra tecnica di origine orientale che si basa sull’utilizzo delle foglie di Artemisia essiccate e pressate per formare bastoncini, cornetti e agglomerati.
La prima classificazione scientifica della pianta di Artemisia risale al 1753 e fu operata da Linneo, è una pianta che è possibile trovare in tutte le zone temperate, quindi anche l’Italia, ma l’Asia nord-occidentale sarebbe la regione d’origine.
Le foglie di Artemisia una volta accesi, oltre che sprigionare un odore che ricorda quello dei bastoncini di incenso, vengono avvicinati o addirittura poggiati sul ricevente per richiamare energia mediante il calore ed è per questo motivo che la Moxa può essere utilizzata da sola o durante altri trattamenti come lo Shiatsu e l’agopuntura per stimolare più efficacemente i punti lungo i meridiani.
Quando utilizzarla? In generale per i disturbi che derivano da un accumulo di freddo e umidità e soprattutto per i disturbi cronici. Uno degli utilizzi più comuni è quello in gravidanza, quando il feto è in posizione podalica e il parto si avvicina.
Indicazioni:
Dolori articolari e muscolari
Problemi intestinali
Feto podalico
Controindicazioni:
Febbre alta
Varici
Ulcere cutanee
Edema
Ipertensione